Il Parco naturale regionale dell’Aveto, in Liguria, rappresenta un’esperienza concreta e funzionante di coinvolgimento attivo della comunità per il turismo integrato. Nel 2009 è nato il consorzio “Una montagna di accoglienza nel Parco” che ha racchiuso in rete le comunità verso una visione di marketing territoriale che potesse costruire un nuovo prodotto turistico. Un sistema di attrazioni che gravitano su micro-ospitalità e servizi integrati mettendo insieme diverse tipologie di ospitalità (b&b, affittacamere, strutture alberghiere, agriturismo), ristoranti, produttori agricoli e artigianali, commercianti, pro loco,  associazioni culturali e sportive, istituzioni ed enti locali. Il Parco diventa quindi il tessuto in cui si intreccia la diversità della grande offerta turistica di un vasto territorio che unisce la Val Graveglia, la Valle Sturla e la Val d’Aveto e che racchiude bellezze naturalistiche e paesaggistiche, storia e cultura, tradizioni e produzioni di qualità.

Il vero punto di forza del Consorzio è stata la capacità di racchiudere tanti e diversi soggetti e di proporre al turista un sistema di attrattori interconnessi. Il valore aggiunto per vivere l’esperienza nel Parco è la rete di sentieri e itinerari lunga circa 500 km. Percorsi accessibili a piedi o in mountain bike, ma anche adatti a visitatori disabili, consentendo di esplorare e vivere la montagna, i fiumi, i laghi, ma anche i borghi medievali, le tradizioni, le produzioni tipiche. Il tutto configurando così una grande e complessa offerta turistica, a partire dalle tante e diverse bellezze e, soprattutto, dalle piccole cose.

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